domenica 13 luglio 2014

Aida al teatro greco di Siracusa

Ho avuto la fortuna di potere assistere alla serata di inaugurazione dell'Aida a Siracusa.
Il decoro è come ben si sa, uno dei più belli al mondo. Il fascino del teatro è fortissimo. Mentre, seduta aspettavo che lo spettacolo cominciasse e vedevo piano piano affluire gli spettatori e il teatro prendere vita, pensavo a quando la stessa scena la si viveva nel periodo greco, nel periodo di massimo splendore di Siracusa, quando migliaia di persone, proprio come l'altra sera, entravano per sedersi sulle stesse pietre su cui noi, dopo secoli eravamo seduti per rivivere le emozioni di uno spettacolo teatrale in un posto magico come pochi al mondo.

Lo spettacolo comincia e le scene e i costumi sono splendidi ma, aihmè, non si sente molto. Devo dire che il primo atto è stato una delusione. L'orchestra non era in "empatia" con i cantanti e con il pubblico, era moscia e l'Aida non è un'opera che possa essere suonata senza grinta. Il tenore (Radames) sembrava quasi non avesse voce. Forse avrebbero dovuto prevedere un'amplificazione che non c'era.  E' vero che l'acustica nei teatri greci di solito è eccellente ma le cose nei secoli e nei siti sono cambiate, la sera ci sono brezze che magari non aiutano, insomma oggi bisognerebbe intervenire in modo diverso.
In ogni caso le scene, i costumi, i balletti erano talmente belli che ripagavano le altre carenze.
Il secondo atto già migliora, le voci si sentono meglio, l'orchestra acquista energia e, da quel momento in poi è stato un crescendo magnifico fino alla conclusione dell'opera che è stato sublime.

Forse all'inizio ha giocato l'emozione, credo che per quanto artisti di fama e di indubbia bravura, il trovarsi in un posto come Siracusa, abbia emozionato molto anche loro.

Regia magnifica.

Comunque grazie alla mia amica Laura senza la quale non avrei assistito a questa meravigliosa rappresentazione. Una serata indimenticabile

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