lunedì 20 febbraio 2012

IL MICIO ARANCIONE - dedicato a chi ama gli animali

questa storia inizia con la malattia di mia madre. Un brutto giorno le viene infatti diagnosticata la SLA. Lei era una donna forte sia di carattere che per quanto riguardava la religione. Aveva una grande invidiabile fede. Accettò dunque con il sorriso sulle labbra il suo destino. La malattia progredì lentamente finche si arrivò alla sedia a rotelle. Il giorno in cui ci fu consegnato il “monta scale” per potere entrare ed uscire comodamente da casa, mentre stavo scendendo mia madre al piano di sotto dai cugini dove era solita andare ogni pomeriggio, arrivò dalla strada un grande gatto tigrato arancione. Le si avvicinò facendo le fusa, le leccò le dita (mia madre adorava tutti gli animali) e ci accompagnò al piano di sotto dai cugini. Aspettò che lei entrasse e se ne andò. Da quel giorno ogni sera, appena sentiva che uno di noi apriva il portone, si precipitava dentro e, senza mai entrare in casa, dormiva sullo zerbino per poi uscire la mattina. Appena sentiva che uscivamo con mamma veniva a “scortarla” fino a dove doveva andare, a volte seguendoci pure per strada. Era ormai parte della nostra routine quotidiana. Non voleva cibo, solo acqua. Purtroppo la malattia piano piano costrinse mi madre a letto e non uscì più ma Micio veniva ogni sera e dormiva sullo zerbino ogni notte. Arrivò il giorno in cui mamma morì, il micio venne fino alla notte prima dei funerali, poi, sparì!
Credetemi è una storia vera

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