venerdì 30 agosto 2013

Il Turismo (inviato al giornale La Sicilia)

Un giorno un turista americano mi disse: "voi avete i diamanti e li trattate come fossero sassi"
Rispondo al Sig. Saro Pafumi e rispondo dicendo che: si, il turismo potrebbe salvarci.
Purtroppo noi non siamo Europa ma Africa ed è così che ci vedono i turisti stranieri, un posto esotico, dove non esistono regole, dove tutto è possibile anche l'assurdo e quindi ci si va preparati a qualsiasi avventura/disavventura.
Ma da noi la realtà supera anche la fantasia più sfrenata. Noi non abbiamo ancora fatto i conti con internet. Adesso ci sono i feedback (le recensioni) su tutto, alberghi, ristoranti, servizi pubblici, accoglienza etc e i turisti, prima di organizzare un viaggio li leggono e scelgono, e noi, piano piano, veniamo scartati sempre di più perché, va anche bene l'esotismo, ma a tutto c'è un limite e qui da noi i limiti non esistono.
Se dovessi fare qui un resoconto delle "follie" alle quali assistiamo quotidianamente sarebbe difficile essere creduta, alcuni esempi: a Naxos i pullman turistici non possono andare sottobordo a prendere i turisti (solo 4 per volta con protezione civile e un servizio d'ordine da guerra anche se pochi metri più in là le macchine sono parcheggiate in doppia fila e non si riesce a passare). Quando arrivano le navi solo 4 bus per volta possono passare e in pratica quando tutti sono saliti è già ora di rientrare. Morale i tour operator molto probabilmente suggeriranno alle compagnia di non fare più scalo a Naxos.Non parliamo di Nicolosi al piazzale dove fanno pagare un assurdo ZTL imposto a metà stagione. A Messina il prossimo anno ci saranno 140 scali in meno (per chi non è del settore considerate che vi dicano che il prossimo anno guadagnerete un terzo rispetto all'anno prima). Al porto di Messina i tassisti si sono ammazzati di botte davanti ai turisti tagliandosi le ruote e cercando di colpirsi con una mazza da baseball. Immaginate che bel biglietto da visita! Ci fosse poi un tassista che da una ricevute fiscale a qualcuno......manco a parlarne per non parlare poi di pagare con una qualche carta! (qui non esiste proprio).....
Catania ha perso una marea di scali perché le tariffe del nostro porto sono proibitive.
Ci restano gli avventurosi che decidono "envers et contre tout"  di venire lo stesso.
E sapete la meraviglia: partono entusiasti.
Questo secondo me vuol dire una cosa sola, il turismo potrebbe esserci se fatto bene come dice il Sig. Saro Pafumi, ma senza sinergia, organizzazione, LEGALITÀ e onestà non si va da nessuna parte.
Ma insomma questo "fondo" quand'è che lo toccheremo veramente? Forse non esiste e noi precipitiamo e precipiteremo eternamente senza mai arrivarci.
Eppure sarò pazza ma voglio ancora crederci
Esther Giorgianni - guida turistica

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