sabato 22 dicembre 2012

Nuovo DDL sulle formazioni professionali

http://www.altalex.com/index.php?idnot=18000

Questo è il link dove potrete trovare il testo integrale del nuovo DDL che ancora non è stato convertito in legge. E' molto interessante vedere come si introduce il principio della "formazione obbligatoria"
Devo dire che con l'associazione GU.TU.S.OR. siamo stati "lungimiranti" avendo cominciato questo percorso di formazione che è stato estremamente interessante e utile.

Nel testo si dice anche che le varie associazioni possono unirsi in un'associazione che le includa in modo da potere attuare i loro programmi e controllare il comportamento deontologicamente corretto di tutti gli associati etc etc....

Questa per noi potrebbe finalmente essere un occasione per "qualificarci" e certificarci dando all'utente finale una "garanzia" che, se vengono chiamati i soci delle associazioni, questi sono non solo preparati, formati, aggiornati con corsi obbligatori per tutti i soci, rivolti non solo al proprio aggiornamento storico/culturale ma anche alla formazione mirata al migliore espletamento delle proprie funzioni.

Un piccolo passo per qualificarsi dunque ed avere quel qualcosa in più che gli abusivi non possono avere in quanto non possono essere parte dell'associazione. Bisognerebbe unirsi e costituire almeno tre associazioni (i tre valli) con elenchi ben fatti e con l'obbligo per tutti gli iscritti non solo di rispettare le tariffe stabilite, ma anche di formarsi ogni anno attraverso i corsi organizzati dalle varie associazioni, pena l'esclusione dall'associazione.

Fornire quindi una lista annuale a tutte le agenzie e tour operator "certificata" con tariffe, e specifiche sui corsi seguiti dai vari associati.

La mia è un'idea che potrebbe, con un pò di buona volontà da parte di tutti, trasformarsi in qualcosa di costruttivo per la nostra attività.
Ditemi cosa ne pensate.

Navi da Crociera nel porto di Catania


Stamattina facendo delle ricerche sulle cancellazioni delle navi nel porto di Catania per la prossima stagione ho trovato quest'articolo pubblicato sul Corriere della sera. Vi rendete conto che l'autorità portuale chiede 200 euro di transenne!!!!!!!! ad ogni scalo.......3.750 euro per la sicurezza dei passeggeri.......che si ritrovano in mezzo a containers in manovra, caos di macchine, buche ovunque e, appunto...transenne fatiscenti che i pescatori continuano a spostare per parcheggiarci le loro macchine. Non commento i 750 euro per le operazioni di imbarco e sbarco poichè non so come si svolgano. Ma sono pazzi o che? Fa una rabbia incredibile questa assoluta cecità di chi dovrebbe fare il possibile e l'impossibile per fare funzionare un'attività come quella crocieristica che potrebbe essere un volano per l'economia Catanese. Lasciamo perdere poi lo schifo sotto gli archi della marina, ma per assurdo quello diventa folklore perchè gli stranieri sono convinti (e a ragione) che la Sicilia non faccia parte dell'Italia (Europa) ma sia un mondo a se, più legato al terzo mondo che al resto dell'Europa. E come si fa a spiegare che in teoria non sarebbe così? Ma ribadisco, visto che il nostro "caos" istituzionale e civile (incivile) li diverte, pazienza....fanno più foto alle macchine e motorini che sfrecciano ovunque e sono posteggiati ovunque che ai monumenti o ai paesaggi.
Comunque chiedere cifre folli come queste soprattutto in un momento di crisi come questo per dare i servizi di schifo...come quelli ..è semplicemente vergognoso



Navi da crociera, tasse sui rifiuti più basse per attraccare al porto di Catania

Emessa ordinanza che abbatte le tariffe, dopo che alcune compagnie avevano cancellato il capoluogo dalle rotte

CATANIA - Tassa sui rifiuti più bassa per le navi da crociera che attraccano al porto di Catania. Lo ha deciso l'autorità portuale etnea, che ha emesso un'ordinanza che abbatte le tariffe. Una novità attesa da molti, dopo la scoperta che in città le navi pagano ben 2.900 euro per gestire i rifiuti anche quando non li scaricano direttamente nel porto. Una cifra molto alta rispetto alle tariffe pagate in altri porti della Sicilia tra cui Messina e Palermo. La conseguenza è che alcune compagnie di navigazione hanno cancellato Catania tra le proprie rotte. Da qui la corsa al provvedimento da parte del commissario straordinario Cosimo Aiello.

ABOLITO BALZELLO - "Grazie alle nostre denunce e al tempestivo intervento del commissario Aiello - spiega il deputato catanese del Pd, Giuseppe Berretta, che aveva sollevato il problema - con l’ordinanza approvata ieri si modifica quello che a nostro avviso era un vero e proprio balzello, cioè il corrispettivo fisso di mancato conferimento dei rifiuti. E’ stata infatti abbassata dall’80 al 35 per cento la tassa che le navi da crociera devono pagare comunque anche se i loro rifiuti non vengono scaricati e smaltiti a Catania”.

CAPITANERIA DI PORTO - Il passo successivo, adesso, è legato alla Capitaneria di porto: "Le rivolgiamo un appello: anche l’Autorità marittima – dice Berretta - faccia la sua parte riformando l’ordinanza 105 del 2008, tuttora vigente, che impone ancora alle navi il conferimento dei rifiuti mentre in tutti gli altri scali italiani, inclusi quelli più importanti, è prevista la deroga al conferimento”. Il porto di Catania, infatti, è l'unico d'Italia ad avere questa interpretazione della normativa europea.

COSTI - Il costo medio per l'attracco a Catania di una nave da crociera è di oltre 17 mila euro: tra le voci che incidono sul costo, oltre 3 mila euro per il servizio piloti ed altrettanti per il servizi ormeggiatori, 200 euro di transenne, 500 euro per lo scarico di idrocarburi, 500 per l'imbarco e lo sbarco dei passeggeri. Particolarmente esosa, inoltre, la voce sulla sicurezza dei passeggeri, che non esiste nei costi per le altre destinazioni siciliane: 3.750 euro per i passeggeri in transito, più altre 750 per la sicurezza nelle operazioni di imbarco e sbarco.
Fonte Italpress

sabato 15 dicembre 2012

PLATONE, ARISTOFANE NARRA IL MITO DELLE META' (SIMPOSIO)


Durante il simposio, prende la parola anche il commediografo Aristofane e dà la sua opinione sull'amore narrando un mito. Un tempo - egli dice - gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione.
mi sembra che gli uomini non si rendano assolutamente conto della potenza dell'Eros. Se se ne rendessero conto, certamente avrebbero elevato templi e altari a questo dio, e dei più magnifici, e gli offrirebbero i più splendidi sacrifici. Non sarebbe affatto come è oggi, quando nessuno di questi omaggi gli viene reso. E invece niente sarebbe più importante, perché è il dio più amico degli uomini: viene in loro soccorso, porta rimedio ai mali la cui guarigione è forse per gli uomini la più grande felicità. Dunque cercherò di mostrarvi la sua potenza, e voi fate altrettanto con gli altri. Ma innanzitutto bisogna che conosciate la natura della specie umana e quali prove essa ha dovuto attraversare. Nei tempi andati, infatti, la nostra natura non era quella che è oggi, ma molto differente. Allora c'erano tra gli uomini tre generi, e non due come adesso, il maschio e la femmina. Ne esisteva un terzo, che aveva entrambi i caratteri degli altri. Il nome si è conservato sino a noi, ma il genere, quello è scomparso. Era l'ermafrodito, un essere che per la forma e il nome aveva caratteristiche sia del maschio che della femmina. Oggi non ci sono più persone di questo genere. Quanto al nome, ha tra noi un significato poco onorevole. Questi ermafroditi erano molto compatti a vedersi, e il dorso e i fianchi formavano un insieme molto arrotondato. Avevano quattro mani, quattro gambe, due volti su un collo perfettamente rotondo, ai due lati dell'unica testa. Avevano quattro orecchie, due organi per la generazione, e il resto come potete immaginare. Si muovevano camminando in posizione eretta, come noi, nel senso che volevano. E quando si mettevano a correre, facevano un po' come gli acrobati che gettano in aria le gambe e fan le capriole: avendo otto arti su cui far leva, avanzavano rapidamente facendo la ruota. La ragione per cui c'erano tre generi è questa, che il maschio aveva la sua origine dal Sole, la femmina dalla Terra e il genere che aveva i caratteri d'entrambi dalla Luna, visto che la Luna ha i caratteri sia del Sole che della Terra. La loro forma e il loro modo di muoversi era circolare, proprio perché somigliavano ai loro genitori. Per questo finivano con l'essere terribilmente forti e vigorosi e il loro orgoglio era immenso. Così attaccarono gli dèi e quel che narra Omero di Efialte e di Oto, riguarda gli uomini di quei tempi: tentarono di dar la scalata al cielo, per combattere gli dèi. Allora Zeus e gli altri dèi si domandarono quale partito prendere. Erano infatti in grave imbarazzo: non potevano certo ucciderli tutti e distruggerne la specie con i fulmini come avevano fatto con i Giganti, perché questo avrebbe significato perdere completamente gli onori e le offerte che venivano loro dagli uomini; ma neppure potevano tollerare oltre la loro arroganza. Dopo aver laboriosamente riflettuto, Zeus ebbe un'idea. "lo credo - disse - che abbiamo un mezzo per far sì che la specie umana sopravviva e allo stesso tempo che rinunci alla propria arroganza: dobbiamo renderli più deboli. Adesso - disse - io taglierò ciascuno di essi in due, così ciascuna delle due parti sarà più debole. Ne avremo anche un altro vantaggio, che il loro numero sarà più grande. Essi si muoveranno dritti su due gambe, ma se si mostreranno ancora arroganti e non vorranno stare tranquilli, ebbene io li taglierò ancora in due, in modo che andranno su una gamba sola, come nel gioco degli otri." Detto questo, si mise a tagliare gli uomini in due, come si tagliano le sorbe per conservarle, o come si taglia un uovo con un filo. Quando ne aveva tagliato uno, chiedeva ad Apollo di voltargli il viso e la metà del collo dalla parte del taglio, in modo che gli uomini, avendo sempre sotto gli occhi la ferita che avevano dovuto subire, fossero più tranquilli, e gli chiedeva anche di guarire il resto. Apollo voltava allora il viso e, raccogliendo d'ogni parte la pelle verso quello che oggi chiamiamo ventre, come si fa con i cordoni delle borse, faceva un nodo al centro del ventre non lasciando che un'apertura - quella che adesso chiamiamo ombelico. Quanto alle pieghe che si formavano, il dio modellava con esattezza il petto con uno strumento simile a quello che usano i sellai per spianare le grinze del cuoio. Lasciava però qualche piega, soprattutto nella regione del ventre e dell'ombelico, come ricordo della punizione subìta. Quando dunque gli uomini primitivi furono così tagliati in due, ciascuna delle due parti desiderava ricongiungersi all'altra. Si abbracciavano, si stringevano l'un l'altra, desiderando null'altro che di formare un solo essere. E così morivano di fame e d'inazione, perché ciascuna parte non voleva far nulla senza l'altra. E quando una delle due metà moriva, e l'altra sopravviveva, quest'ultima ne cercava un'altra e le si stringeva addosso - sia che incontrasse l'altra metà di genere femminile, cioè quella che noi oggi chiamiamo una donna, sia che ne incontrasse una di genere maschile. E così la specie si stava estinguendo. Ma Zeus, mosso da pietà, ricorse a un nuovo espediente. Spostò sul davanti gli organi della generazione. Fino ad allora infatti gli uomini li avevano sulla parte esterna, e generavano e si riproducevano non unendosi tra loro, ma con la terra, come le cicale. Zeus trasportò dunque questi organi nel posto in cui noi li vediamo, sul davanti, e fece in modo che gli uomini potessero generare accoppiandosi tra loro, l'uomo con la donna. Il suo scopo era il seguente: nel formare la coppia, se un uomo avesse incontrato una donna, essi avrebbero avuto un bambino e la specie si sarebbe così riprodotta; ma se un maschio avesse incontrato un maschio, essi avrebbero raggiunto presto la sazietà nel loro rapporto, si sarebbero calmati e sarebbero tornati alle loro occupazioni, provvedendo così ai bisogni della loro esistenza. E così evidentemente sin da quei tempi lontani in noi uomini è innato il desiderio d'amore gli uni per gli altri, per riformare l'unità della nostra antica natura, facendo di due esseri uno solo: così potrà guarire la natura dell'uomo. Dunque ciascuno di noi è una frazione dell'essere umano completo originario. Per ciascuna persona ne esiste dunque un'altra che le è complementare, perché quell'unico essere è stato tagliato in due, come le sogliole. E' per questo che ciascuno è alla ricerca continua della sua parte complementare. Stando così le cose, tutti quei maschi che derivano da quel composto dei sessi che abbiamo chiamato ermafrodito si innamorano delle donne, e tra loro ci sono la maggior parte degl adulteri; nello stesso modo, le donne che si innamorano dei maschi e le adultere provengono da questa specie; ma le donne che derivano dall'essere completo di sesso femminile, ebbene queste non si interessano affatto dei maschi: la loro inclinazione le porta piuttosto verso le altre donne ed è da questa specie che derivano le lesbiche. I maschi, infine, che provengono da un uomo di sesso soltanto maschile cercano i maschi. Sin da giovani, poiché sono una frazione del maschio primitivo, si innamorano degli uomini e prendono piacere a stare con loro, tra le loro braccia. Si tratta dei migliori tra i bambini e i ragazzi, perché per natura sono più virili. Alcuni dicono, certo, che sono degli spudorati, ma è falso. Non si tratta infatti per niente di mancanza di pudore: no, è i loro ardore, la loro virilità, il loro valore che li spinge a cercare i loro simili. Ed eccone una prova: una volta cresciuti, i ragazzi di questo tipo sono i soli a mostrarsi veri uomini e a occuparsi di politica. Da adulti, amano i ragazzi: il matrimonio e la paternità non li interessano affatto - è la loro natura; solo che le consuetudini li costringono a sposarsi ma, quanto a loro, sarebbero bel lieti di passare la loro vita fianco a fianco, da celibi. In una parola, l'uomo cosiffatto desidera ragazzi e li ama teneramente, perché è attratto sempre dalla specie di cui è parte. Queste persone - ma lo stesso, per la verità, possiamo dire di chiunque - quando incontrano l'altra metà di se stesse da cui sono state separate, allora sono prese da una straodinaria emozione, colpite dal sentimento di amicizia che provano, dall'affinità con l'altra persona, se ne innamoranc e non sanno più vivere senza di lei - per così dire - nemmeno un istante. E queste persone che passano la loro vita gli uni accanto agli altri non saprebbero nemmeno dirti cosa s'aspettano l'uno dall'altro. Non è possibile pensare che si tratti solo delle gioie dell'amore: non possiamo immaginare che l'attrazione sessuale sia la sola ragione della loro felicità e la sola forza che li spinge a vivere fianco a fianco. C'è qualcos'altro: evidentemente la loro anima cerca nell'altro qualcosa che non sa esprimere, ma che intuisce con immediatezza. Se, mentre sono insieme, Efesto si presentasse davanti a loro con i suoi strumenti di lavoro e chiedesse: "Che cosa volete l'uno dalI'altro?", e se, vedendoli in imbarazzo, domandasse ancora: "Il vostro desiderio non è forse di essere una sola persona, tanto quanto è possibile, in modo da non essere costretti a separarvi né di giorno né di notte? Se questo è il vostro desiderio, io posso ben unirvi e fondervi in un solo essere, in modo che da due non siate che uno solo e viviate entrambi come una persona sola. Anche dopo la vostra morte, laggiù nell'Ade, voi non sarete più due, ma uno, e la morte sarà comune. Ecco: è questo che desiderate? è questo che può rendervi felici?" A queste parole nessuno di loro - noi lo sappiamo - dirà di no e nessuno mostrerà di volere qualcos'altro. Ciascuno pensa semplicemente che il dio ha espresso ciò che da lungo tempo senza dubbio desiderava: riunirsi e fondersi con l'altra anima. Non più due, ma un'anima sola. La ragione è questa, che la nostra natura originaria è come l`ho descritta. Noi formiamo un tutto: il desiderio di questo tutto e la sua ricerca ha il nome di amore. Allora, come ho detto, eravamo una persona sola; ma adesso, per la nostra colpa, il dio ci ha separati in due persone, come gli Arcadi lo sono stati dagli Spartani. Dobbiamo dunque temere, se non rispettiamo i nostri doveri verso gli dèi, di essere ancora una volta dimezzati, e costretti poi a camminare come i personaggi che si vedono raffigurati nei bassorilievi delle steli, tagliati in due lungo la linea del naso, ridotti come dadi a metà. Ecco perché dobbiamo sempre esortare gli uomini al rispetto degli dèi: non solo per fuggire quest'ultimo male, ma anche per ottenere le gioie dell'amore che ci promette Eros, nostra guida e nostro capo. A lui nessuno resista - perché chi resiste all'amore è inviso agli dèi. Se diverremo amici di questo dio, se saremo in pace con lui, allora riusciremo a incontrare e a scoprire l'anima nostra metà, cosa che adesso capita a ben pochi. E che Erissimaco non insinui, giocando sulle mie parole, che intendo riferirmi a Pausania e Agatone: loro due ci sono riusciti, probabilmente, ed entrambi sono di natura virile. Io però parlo in generale degli uomini e delle donne, dichiaro che la nostra specie può essere felice se segue Eros sino al suo fine, così che ciascuno incontri l'anima sua metà, recuperando l'integrale natura di un tempo. Se questo stato è il più perfetto, allora per forza nella situazione in cui ci troviamo oggi la cosa migliore è tentare di avvicinarci il più possibile alla perfezione: incontrare l'anima a noi più affine, e innamorarcene. Se dunque vogliamo elogiare con un inno il dio che ci può far felici, è ad Eros che dobbiamo elevare il nostro canto: ad Eros, che nella nostra infelicità attuale ci viene in aiuto facendoci innamorare della persona che ci è più affine; ad Eros, che per l'avvenire può aprirci alle più grandi speranze. Sarà lui che, se seguiremo gli dèi, ci riporterà alla nostra natura d'un tempo: egli promette di guarire la nostra ferita, di darci gioia e felicità.
(Platone, Simposio)

venerdì 14 dicembre 2012

Pubblicato sulla Sicilia di ieri 14/12/12

Era un pò che non andavo a comprare alla pescheria e mi sono accorta di un sistema fantastico per evadere gli scontrini fiscali. Ti danno uno scontrino che esce da una bilancia che registra il peso e l'importo. Fine.Dopo avere riflettuto su questo sistema e sulla situazione che stiamo vivendo, devo dire che da un certo punto di vista capisco come tutti stiano cercando di sopravvivere annaspando dietro montagne di tasse che ci stanno letteralmente uccidendo. D'altro canto non trovo giusto che i negozi onesti, quelli che per forza di cose sono controllati, siano in situazione di subire passivamente la concorrenza di chi, appunto, lavora in nero. Questa non è giustizia sociale. Se la finanza mette sotto pressione i negozianti, come mai alla fiera, pescheria e mercati vari non si controlla nulla? I negozi inoltre hanno anche lavoratori che spesso vengono licenziati perché è difficilissimo riuscire a mantenerli in regola. Alla fiera come funziona?
In un momento in cui tutti stiamo facendo i sacrifici che il governo ci ha imposto diventa sempre più difficile ingoiare questo boccone amaro di furbi e furetti e disonesti che vivono alle spalle di chi cerca disperatamente di stare a galla.
Ahimè, parole al vento!
Esther Giorgianni

mercoledì 28 novembre 2012

Il Kottabos

Durante il mio week end a San Marco d'Alunzio, nel museo Bizantino dove sono conservati dei reperti di varie epoche trovati ovviamente durante scavi effettuati nel loro territorio, con mia grandissima sorpresa ho visto un Kottabos o meglio l'asta usata per il "piattello" che veniva usato nel gioco.

Devo dire che non avevo idea che in Sicilia fosse stato trovato un Kottabos in così buone condizioni. Praticamente intatto. Per chi ha possibilità di farlo, andate a San Marco e prenotate una visita guidata del borgo, ne vale veramente la pena.

lunedì 26 novembre 2012

Formazione

Formazione, parola molto usata specialmente in questo periodo in cui viviamo. Non avevo un'idea molto chiara di cosa realmente fosse. Ho sempre sentito parlare di corsi di formazione per imparare a fare determinate cose, attività, imparare nuove tecnologie nell'ambito del proprio lavoro etc etc. Ma la formazione come viene intesa in altri paesi, io mi riferisco in particolar modo alla Francia, di quella non ne sapevo molto.
La nostra associazione GU.TU.S.OR: (guide turistiche Sicilia orientale), ha organizzato questa formazione sui rapporti interpersonali fra la guida ed il gruppo.
Ci ho creduto moltissimo anche perchè diciamo che in un certo senso ne sono stata la promotrice.
Abbiamo organizzato il tutto con un formatore venuto dalla Francia il cui lavoro è appunto la gestione dei rapporti interpersonali ma soprattutto fra le pubbliche amministrazioni e il pubblico (AH ci fosse qualcosa del genere da noi!)

Ebbene devo confessare che il primo giorno, non sapendo esattamente cosa aspettarmi, ero molto tesa ed emozionata.

E' stato interessantissimo. Non credevo fosse possibile imparare anzi diciamo meglio "capire" quanto piccoli segni, movimenti, espressioni mie e degli altri, possano contribuire a renderti le cose più facili e prepararti ad affrontare le nostre giornate con molto meno stress.

A questo corso ha partecipato anche mia figlia, ovviamente più giovane di me la quale, fa l'accompagnatrice a tempo perso ma diciamo che essendo "figlia d'arte" vive e respira questa nostra realtà.

Sono stata felice del suo commento "questo corso dovrebbe essere obbligatorio per tutti quelli che decidono di fare questa attività e per tutti quelli che hanno a che fare con la gente"

Per me il vero successo è stato nel sentirle pronunciare questa frase.

Una mia amica mi ha detto che la "reticenza" riscontrata fra i colleghi è dovuta prevalentemente al fatto che in realtà un corso come questo non ti insegna altre tecniche per guadagnare di più ma semplicemente per migliorare le tue prestazioni. Questo, che è esattissimo, mi ha fatto vedere ancora più chiaramente come nella nostra professione c'è forse bisogno di più "professionalità" e comunque c'è poca voglia di investire su questo.

In questi giorni ho letto su FB di come ci sono persone che si improvvisano guide a prezzi stracciati se non addirittura gratis, ebbene è proprio lì che noi possiamo difenderci. La differenza fra noi e loro stà proprio in questo. Noi dovremmo tendere a migliorare noi stessi sempre di più. Per il resto non abbiamo molte altre armi anche perché ho il presentimento che la tendenza generalizzata sia di liberalizzare sempre di più per abbattere i costi al minimo.

E come ogni prodotto sul mercato, quando c'è un inflazione di merce resta la nicchia, ma la nicchia deve essere eccellente.

Morale e chiudo, sono entusiasta di averci creduto, di avere organizzato il tutto, con moltissimi problemi, di averlo fatto a casa mia (la casa ha retto egregiamente) e di avere forse aperto una porticina a tutti i miei colleghi.
Un abbraccio a tutti

mercoledì 31 ottobre 2012

Fine della stagione turistica e inizio di una nuova stagione in Sicilia

Carissimi, oggi è una giornata veramente autunnale, tutta la Sicilia aspetta la pioggia e, insieme alla pioggia aspettiamo anche di vedere cosa succederà in questa amata/odiata terra.
Belle le parole di Crocetta contro la mafia, la corruzione, etc etc......belle le parole di Cancelieri e sicuramente tutti in buona fede. Non ci resta che sperare e stare a vedere. Certamente nessuno di loro potrà fare miracoli ma se qualcuno comincerà pianino pianino a cambiare quel poco che si può cambiare sarà già molto.

Vorrei dire la mia a proposito delle astensioni. Io non la vedo in maniera negativa, anzi, è stato un segnale fortissimo, probabilmente molto più forte che se avesse stravinto qualcuno. Probabilmente non si vuole interpretare il non voto come una reazione al fatto che fino ad ora il 53 % ha votato il MENO PEGGIO . Adesso hanno deciso basta con il meno peggio, basta con il doversi accontentare.....tanto loro fanno sempre i loro giochi e purtroppo lo hanno dimostrato e lo continuano a dimostrare non permettendo a chicchessia di toccare i loro privilegi.

Ma torniamo a noi, abbiamo quasi concluso una stagione che in fondo non è andata male, anzi, diciamo che è andata benino. Per lo meno dal lato orientale della nostra isola. Ci sono stati i soliti problemi di sempre e anche noi, come categoria, abbiamo ancora una volta dimostrato di non essere uniti, di non essere solidali ma pieni di invidie, livori, gelosie e quant'altro.

Non ci piace confrontarci, non ci piace parlare fra di noi dei nostri problemi, affrontarli, siamo profondamente divisi e questo nostro essere divisi fa la forza degli altri.

Fra poco comincerà il nostro corso di formazione ed è già interessante notare chi sono gli iscritti. I giovani, soprattutto, ed è logico, ma fra i "veterani" ho notato due atteggiamenti, chi è interessato perchè aperto al confronto, chi invece pensa che non ha nulla da imparare dopo "una vita sui pullman". E qui mi è venuto in mente il Gattopardo quando spiega che "ai siciliani nessuno può insegnare nulla perché noi siamo Dei" . E' bello l'orgoglio dei Siciliani, in fondo l'ho sempre ammirato, ma questa nostra chiusura verso chi ci vive intorno, verso i colleghi, verso la novità, verso i cambiamenti non ci farà crescere mai.

Spero che i giovani crescano diversi, io ci stò mettendo tutte le mie energie con mia figlia affinchè sia "open minded". Che ami si la Sicilia ma che impari a riconoscere i difetti in se e negli altri, non per criticarli ma per superarli se possibile.

Insomma, alla fine di questa stagione, faticosissima per il tremendo caldo, vorrei augurare a tutti i miei colleghi (e non) dei grandi cambiamenti (in positivo ) nel nostro futuro, e anche se saranno piccoli mi/vi auguro che ci siano.

lunedì 29 ottobre 2012

Il voto in Sicilia

L'alta percentuale di astensione.......servirà a fare capire qualcosa alla nostra classe politica? Sicuramente no perchè sono sicura che alle nazionali saranno sempre loro, sempre gli stessi e se non proprio gli stessi dietro ci saranno sempre loro. Non hanno pudore, ne peli sullo stomaco.

Ma quello che nessuno dice è: hanno votato due siciliani su tre, bene,  di questi due che hanno votato, uno è un voto di scambio. Lo schifo di pranzi, cene, buoni benzina, scarpe da tennis e chissà cos'altro, questo non preoccupa nessuno?
Voti comprati che quindi hanno il valore che meritano anzi che meritiamo. 
Mi rendo conto che da noi solo il turismo potrà salvarci per una semplice ragione. Chi viene qui si aspetta di trovare un paese come l'Egitto, il Marocco, pieno zeppo di storia e monumenti ma arretrato, con povertà conclamate, delinquenza (mafia.....e quanto gli piace sapere che c'è la mafia!).......Insomma esattamente quello che è e che quindi lo rende affascinante e folcloristico. 
Noi siamo parte del nord Africa e non siamo certo il sud dell'Europa.
Ai nostri politici non gliene importa un fico secco, basta che per loro le cose non cambino e ......va bene cosi.

Che dire?
Spero che quanto sta succedendo in Sicilia sia un inizio...non so bene di cosa ma un inizio, una speranza, anche se è molto difficile oramai averne di speranze. Ma devo dire che sono contenta che una parte di siciliani abbia finalmente deciso di dire la sua.



giovedì 27 settembre 2012

Aron Ha Kodesh di Agira

Ieri avrei dovuto andare a vedere questo Aron (guardate su internet, trovate tutte le spiegazioni possibili).
Scrivo a proposito del fatto che per vedere questo Aron bisogna contattare il Padre Roberto Zito della parrocchia del SS Salvatore (chiesa dentro la quale si trova questo Aron) N° di telefono 3293025472

Ve lo comunico perchè per averlo ho fatto una marea di telefonate. Prendetene nota, non si sa mai

Era meglio fare gli idraulici

Carissimi, ieri, dopo una estenuante giornata di lavoro FD al caldo, buttata strade strade, come capita a tutti noi, mi hanno lasciato una "mancetta" di € 30 (visto i tempi non è manco male).
Ebbene, torno a casa verso le 19,40 e per fortuna trovo l'idraulico sotto il portone, chiamato da me con estrema urgenza perché l'autoclave era in panne.
Il signore in questione (che avrei benedetto!) ha sistemato tutto in....diciamo......10/15 minuti. Gli ho chiesto quanto gli dovevo per il disturbo e mi ha detto di dargli €20 visto che tanto aveva solo dovuto regolare una stupidaggine.

Ebbene, ho preso la mia sudata mancia di una giornata ed in pochi secondi l'ho vista andare via. Mi sono chiesta: ma perchè non ho scelto di fare l'idraulico?

Meditate!

mercoledì 26 settembre 2012

Rinnovo patentini

Cari colleghi/ghe,

A proposito della possibilità di avere un patentino tipo c/c con microchip a spese nostre, dopo aver parlato con l'Assessorato, mi hanno detto che per adesso non se ne parla in quanto burocraticamente è un lunghissimo percorso.
Ho proposto di scegliere loro una ditta alla quale verrebbe dato il facsimile e incaricare quindi le varie associazioni di divulgare ai propri soci la possibilità di avere un patentino un po' piu resistente di quello attuale.

Hanno risposto che sarebbe un'idea ma a quanto ne ho potuto capire per adesso non se ne parla proprio.

Faro una proposta piu in la e quando il lavoro diminuirà, alla associazione e cioè di concordare un patentino unico, bypassando la regione . Ovviamente quello ufficiale resterebbe quello rilasciato dall'assessorato ma se ci muoviamo intanto noi magari le cose si sbloccheranno

martedì 25 settembre 2012

Corso di formazione "LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE NELLA GESTIONE DEL GRUPPO


Cari colleghi,
come sapete nell'ultimo anno la nostra associazione ha puntato molto sulla formazione e sull'aggiornamento. Siamo in contatto con un esperto in Gestione di Gruppi in grado di elaborare un breve corso di formazione ad hoc per guide ed accompagnatori turistici. Tante volte chiaccherando ci scambiamo le impressioni sulle nostre esperienze con la clientela più varia, ma crediamo che capire e ragionare sulle dinamiche di gruppo sia importante per una riqualificazione professionale delle guide e degli accompagnatori.
Insomma ci siamo nmessi all'opera e, dopo aver preso accordi con il formatore, vi proponiamo di partecipare al corso di formazione dal tema:


LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE NELLA GESTIONE DEL GRUPPO
approfondimenti teorici sulle problematiche e analisi di pratiche della Guida e dell'Accompagnatore Turistico
a cura del dott. Massimo L. Belfiore

Il corso si svolgerà in un'unica giornata ed avrà la durata di 6 ore  (9h15 caffé di benvenuto - 9h30 inizio - 12h30 pausa - 14h30 ripresa - 17h30 fine - aperitivo di commiato). Il corso si terrà a casa di Ester Giorgianni (per limitare le spese!). Per ciascuna sessione il numero dei partecipanti sarà di 10/12, daremo la precedenza ai soci Gu.Tu.S.Or./Gu.Tu.Si.Ce.M. poi a tutte le altre guide abilitate. Per far fronte alle spese di viaggio del formatore ed al suo onorario, il costo sarà di € 40,00 per gli iscritti alle associazioni proponenti, di € 60,00 per tutti gli altri. Le date a nostra disposizione sono il 20 ed il 21 novembre.
Per ottimizzare i tempi e permetterci di organizzare tutto nel miglior modo possibile, vi invitiamo a farci pervenire la vostra adesione (scrivete a angelainferrera@libero.it)  entro e non oltre il 30 settembre, indicando il giorno in cui volete essere inseriti.
Non appena riceveremo la vostra richiesta di adesione, vi verrà inviato un breve questionario preparato dal dott. Belfiore.
A chi desidera iscriversi al corso verrà chiesto di versare il 50% della quota entro il 15 ottobre ed il restante 50% entro il 15 novembre (vi faremo sapere con quali modalità).

un caro saluto a tutti ed un agurio di buon fine stagione

x Gu.Tu.S.Or./Gu.Tu.Si.Ce.M.
Ester Giorgianni
Angela Inferrera

venerdì 21 settembre 2012

Il partito dei non credenti

Stamattina, prima di andare a lavorare, ho ascoltato come al solito le notizie su RAINEWS 24 ed hanno fatto vedere il discorso della Polverini. La bile mi è arrivata alle orecchie. Questa gentile signora, candidamente dice che è vero i soldi ai partiti sono troppi ma giustifica che alcuni li hanno veramente spesi per fini politici.
Ma dove c'e l'hanno la coscienza queste persone? I pranzi a 70.000 € , le interviste pagate, la benzina e la spesa da Auchan e tutto il resto mentre mezza Italia è strangolata dalle tasse. Ma con che faccia continuano a difendersi ad oltranza?
Forse la Polverini non si dimette per questioni di "pensione" senza la minima vergogna.
A questo punto ho pensato, visto che ormai fondare un partito è una cosa alla portata di tutti, di fondare il partito dei NON CREDENTI. Cioè sulle future schede elettorali scrivere qualcosa tipo IO NON VI CREDO PIU. Oppure come suggeriva Lucio Lanza IO NON MI SENTO RAPPRESENTATO DA VOI.

Che altra arma abbiamo per fare capire a questa massa di farabutti che siamo stufi?


lunedì 10 settembre 2012

Una vergogna che vorrei condividere

Sono reduce da un tour di Sicilia e, chiacchierando con una persona a Selinunte, costui molto candidamente mi ha raccontato che alcune guide quest'anno hanno lavorato molto bene nel parco archeologico di Selinunte ma che, avevano provato ad offrire un servizio di guide a Segesta da dove sono dovute andare via perché il personale del luogo voleva.......un caffè..........altrimenti non le/li faceva lavorare.

Vi rendete conto in che mani siamo? Quello che più mi ha indignato è la non reazione.
Credo che una cosa del genere dovrebbe essere denunciata a tutte le autorità a cominciare dalla soprintendenza.

Io non ho ne nomi ne niente, quindi quello che scrivo è semplicemente riportato e non vissuto direttamente. Non credo però che chi mi ha raccontato tutto ciò se lo sia inventato.

Mi rivolgo ai colleghi della zona occidentale della Sicilia, se venite a sapere o vi capitano cose simili DENUNCIATELE non possiamo sottostare a gente come questa, se non ci ribelliamo e continuiamo con un atteggiamento omertoso diventiamo tutti colpevoli e perdiamo ogni diritto di lamentarci.


lunedì 20 agosto 2012

Un bel biglietto da visita. Lettera inviata alla Sicilia




 

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Già l'anno scorso ci siamo ritrovati in una situazione simile e speravamo tutti che non succedesse più. Invece ecco stamattina, quella che dovrebbe essere la zona di parcheggio dei bus turistici pronti ad accogliere i crocieristi intasata da containers che non permettevano ai bus di parcheggiare in maniera decente. Insomma il solito caos.
Ma mi chiedo, e chiedo all'autorità portuale di Catania: visto che le date degli scali sono da TUTTI conosciute con un anno di anticipo, mi spiegate come mai, nel porto di Catania, non si riesca a liberare un parcheggio il giorno dello scalo di una nave come quella che è arrivata ieri con a bordo circa tremila passeggeri?
Si può spiegare solo con una totale mancanza di volontà di fare funzionare questo porto dove si costruiscono cattedrali come l'Antica Dogana che restano cattedrali nel deserto.
Se non volete il turismo perchè come a suo tempo qualcuno disse agli autisti dei bus, questi rovinano il basolato del porto (i containers invece no!) allora ditelo chiaramente, non fate piu arrivare le navi da crociera a Catania e quantomeno risparmieremo alla nostra città questo vergognoso biglietto da visita
Esther Giorgianni

martedì 7 agosto 2012

situazione per accesso al porto

cari colleghi/ghe, vengo "testé" dall'autorità portuale di Catania dove mi hanno detto quanto segue:

"E' stato tutto rinviato a data da destinarsi, nessuno ancora ha firmato un decreto quindi per adesso e fino a....? resta tutto com'è"

Et voilà, non dovete sborsare un cents...e le macchine le potete entrare .....contenti?

Buon lavoro a tutti.




giovedì 12 luglio 2012

Badges per entrare al porto di Catania

Come qualcuno di voi saprà dal 1 settembre non si potrà piu accedere al porto di Catania senza un badge. Oggi sono andata in Capitaneria di Porto per chiedere come dovremo comportarci noi guide. Mi hanno risposto che le direttive finali le avranno il 30 luglio. Vi farò sapere dopo quella data cosa dovremo fare. Intanto ciao e buon lavoro

domenica 8 luglio 2012

Ma di che turismo parliamo (inviato alla Sicilia)

Egregio Sig. Dario Barone
lei merita una standing ovation per come ha descritto la situazione in cui versa questa amata/odiata isola. Io ci vivo di turismo ed ogni giorno diventa più difficile spiegare la nostra inciviltà a coloro i quali si avventurano in questa terra. ieri per esempio, sull'Etna, una signora americana, "entusiasta" del meraviglioso paesaggio di ginestre e castagni in fiore, mi ha chiesto cosa fossero tutte le "macchie colorate e non" che si vedevano sulla colata del 2002...."Rubbish?" (monnezza) e già cara Signora...monnezza....! la sua risposta è stata "Che peccato!" ed è stata gentile. Anche io comincio a credere che per noi non ci sia speranza. Nel quartiere dove vivo vedo ogni giorno il menefreghismo degli abitanti e delle istituzioni. Parcheggiatori abusivi che la fanno da padroni distruggendo i cassonetti che levano posti auto, gente che butta di tutto a tutte le ore, anche sotto il naso dei vigili che, molto opportunamente si girano dall'altra parte. Venditori abusivi sotto il naso dei croceristi che occupano incroci e lasciano tutte le loro belle cassette notte e giorno in mezzo alla strada etc etc E come si fa a spiegare che da noi tutto questo è la normalità? Eppure se si fa un giro di sicilia ci si accorge delle enormi, infinite potenzialità di quest'isola. Se solo vivessimo di agricoltura e turismo saremmo il posto più bello del mondo. Non ci manca niente ma ahimè ci manca tutto per migliorare. Da dove si dovrebbe partire? Se fossi io a capo di un isola come la nostra farei come il sindaco Giuliani " Tolleranza zero" a costo di avere un periodo di regime semi militare, con multe alle stelle per chi trasgredisce e utilizzando i soldi delle multe per educare la gente. Basta spazzatura per le strade, solo raccolta differenziata, basta macchine nei centri storici, basta con il caos che regna sovrano nel porto di Catania che è una vera e propria giungla dove rubano non solo i containers ma di tutto (esperienza personale). Utopia, sogno. Forse quando Tomasi di Lampedusa nel suo magnifico libro scriveva che i siciliani si credono perfetti aveva centrato il problema. La nostra più che perfezione è immobilismo, cambiare è fatica, quindi visto che fino adesso abbiamo campato così perché dovremmo cambiare le nostre vite? E piano piano la Sicilia si allontana, sempre di più, alla deriva....
Esther Giorgianni

mercoledì 4 luglio 2012

La mancanza di fiducia nella politica

Pensando alle varie raccolte di firme per diminuire gli stipendi e gli sprechi, a tutte le reazioni indignate davanti agli sprechi, al tentativo di Monti di praticare tagli e quant'altro per recuperare i soldi che non ci sono mi sono resa conto di una triste realtà (ovviamente è il mio punto di vista) Fin tanto che la nostra classe politica non cambierà RADICALMENTE (tutti a casa) qualunque taglio, risparmio, comportamento corretto etc etc sarà impossibile. Sarebbe come volere curare un cancro senza eliminare le cellule cancerogene ma eliminando solo le cellule sane. Alla fine il cancro vince. L'Italia è in metastasi, come si fa a fare tagli in una situazione simile? I lavoratori pubblici non voglio essere toccati (e come si fa visto che sono stati da anni i porta voti dei politici?) il merito non puo esistere, altrimenti come si fa a fare il doppio lavoro? E per non parlare della corruzione, delle raccomandazioni, dell'amico dell'amico senza il quale tutto si fermerebbe! Monti mi sembra Sisifo che deve far salire un enorme macigno su un monte sapendo che il suo sforzo non sarà servito a niente. Eppure solo lui potrebbe sbattere i pugni sul tavolo e parlare apertamente a noi popolo becero dicendoci chiaro chi è che rema contro. Ah come vorrei che si aprisse il cassetto segreto e che si scoprisse chi sta manovrando tutto ciò. Io alla crisi non ci credo, credo a chi in questo momento sta facendo profitti da capogiro sapientemente manovrati.

domenica 24 giugno 2012

Una cosa divertente che non farò mai piu (crociera sulla Celebrity)

Questo è il titolo di un libro di sole 149 pagine scritto da David Foster Wallace uno scrittore a cui la Harpers ha commissionato il resoconto di una crociera sulla Nadir della Celebrity cruise. È un libro che consiglio a quelli che come me, lavoriamo in questo settore. Anche io faccio una crociera ogni anno, non quelle per ricconi ma di solito con la Costa. Mi piace molto partire in crociera e ho notato come i servizi e soprattutto la "filosofia" della crociera è esattamente la stessa per tutte le compagnie. Quello che ho trovato interessante in questo libro è il modo in cui un americano descrive i suoi connazionali. Un modo che spiega molti strani comportamenti di quelli che, come dice lui, da crocieristi diventano turisti una volta sbarcati a terra ed intruppati per le escursioni. Non è un capolavoro di libro e ci sono parti un po' noiose ma essendo piccolo vale la pena di leggerlo.

venerdì 22 giugno 2012

Che vergogna

Che vergogna che non si voglia dare la cittadinanza onoraria al Dalaj Lama a Milano ....per paura che i cinesi si arrabbino e non investino nell'expo... Si approva quindi apertamente, in nome del Dio Denaro che una nazione forte può fare quello che vuole, basta che abbia soldi! Che vergogna che in Italia non si voglia riconoscere mai la verità....a proposito delle stragi di mafia, tutto era stato scritto in un libro "Midnight in Sicily" mai tradotto (e introvabile i primi anni, adesso si trova facilmente) E solo un libro ma ne racconta di fatti e guarda caso proprio quelli che stanno saltando fuori adesso dopo 20 anni. Che vergogna che i nostri politici fanno finta di tagliare posti in parlamento sapendo che tutto questo non lo faranno mai e continuano imperterriti a prenderci in giro. Che vergogna che in Italia non vengano mai seguiti comportamenti etici, corretti, coerenti e che nessuno voglia rinunciare a buste, bustarelle corruzione etc... Comincio a pensare che diventa difficile essere fieri di essere Italiani.

martedì 5 giugno 2012

La guida regionale

Cari colleghe/ghi, Com'era prevedibile questa notizia bomba sta scatenando reazioni di tutti i generi, prevedibilissime. Mi limito qui a dire la mia tanto per parlarne. Sono fra quelli che ha fatto il ricorso al TAR Sono fra quelli che in passato ha fatto l'abusiva ovunque durante i giri di Sicilia Sono fra quelli che quando fanno un giro di Sicilia (Io ormai ne faro due all'anno) prendo la guida a Siracusa, Agrigento e Palermo e il resto lo spiego io, sono quindi ABUSIVA in tutto il resto della Sicilia Sono fra quelli che anche se devo spiegare in un posto che non conosco, avendo, modestamente credo di poterlo dire, una buona base, me lo studio e completo un quadro d'insieme che comunque esiste. Ciò premesso non la farei per niente cosi tragica. Non è morto nessuno e non è nato nessuno. È stato solo legalizzata una situazione che gia esisteva a tutti gli effetti. Ma di che avete paura? Che quelli di Palermo vengono a Catania, Ragusa a Siracusa, Enna a Caltagirone.....etc etc e allora? Sono colleghi che se lavorano bene ben vengano. Dovremmo preoccuparci MOLTO di piu della nostra professionalità. Dell'essere all'altezza del nostro lavoro. E se come dice Patrizia, non dobbiamo abbassarci ai tipi di escursioni che ci impongono, vorrei ricordare che siamo liberi professionisti e quindi liberi di non accettare. Evidentemente se le accettiamo ci vanno bene o quanto meno non abbiamo diritto di lamentarci. Se proprio non ci va di andare alla Gival lasciamola alle accompagnatrici, cosi ci sarà lavoro per tutti. Colleghi, una manina sulla coscienza, piccola piccola, come mai alla Gival ci si continua ad andare? Mi fa un po' rabbia questo moralismo e mancanza di apertura mentale. Fra un po' vedremo chi ha ragione, io sono convinta che non cambierà assolutamente nulla per chi come noi si è,sempre alzato all'alba per andare la dove c'era bisogno. Cambierà invece moltissimo per chi non ha mai fatto un passo in piu, vedi Agrigento e Siracusa. Adesso si potrà finalmente combattere l'abusivismo, i vigili non hanno piu scuse, o c'è un patentino regionale o altrimenti multa....semplicissimo, non come prima. E una cosa per le accompagnatrici. Non sparirete affatto, certo sarà forse piu difficile ma cercate di "mettervi in gioco" per accompagnare gruppi anche al di fuori della Sicilia, li non puo andarci una guida ci sarà sempre bisogno di voi ma dovrete adattarvi a qualcosa di diverso. In ogni caso vedrete che anche nel vostro campo non cambierà molto, tutt'altro. Bene. Ho concluso la mia filippica e esorto tutti, invece di disperarvi, di lavorare a tariffa, di avere sempre un comportamento corretto nei confronti dei colleghi e delle agenzie e di tenere anche conto del fatto che......è vero.......cambierà molto, quindi se avete figli consigliategli di fare altro. Buon lavoro a tutti

lunedì 21 maggio 2012

Abusivismo nella professione di guida turistica

Leggo su Fb molti commenti e lamentele sull'abusivismo nel nostro settore. Vorrei esprimere la mia opinione in merito. E' vero, andare in giro  e vedere tutti gli abusivi che ci sono fa una gran rabbia, ma, siamo tutti stati abusivi, e continuiamo ad esserlo anche avendo patentini e quant'altro. Il problema secondo me non è l'abusivismo ma l'evasione. Se infatti gli "abusivi" pur lavorando sotto tariffa, anche per una miseria, pagassero le varie tasse Inps, ritenute etc come tutti noi, allora il fenomeno sparirebbe. L'unico modo per combattere l'abusivismo è scatenare la finanza. Non i vigili ai quali non gliene frega niente ma la finanza che invece dovrebbe essere interessata a far affiorare il sommerso anche in questo settore. Ma passiamoci tutti una manina sulla coscienza, non possiamo dire   "controlla loro e non me" quindi il problema sarebbe facilmente risolvibile, i vari presidenti delle associazioni potrebbero fare una richiesta formale alle varie sedi delle guardie di Finanza chiedendo controlli su guide e accompagnatori e agenzie ma/e le conseguenze sarebbero controlli su tutti. Siete sicuri di non avere scheletri negli armadi?
Credo che questo sia il grosso problema, non solo nel nostro settore ma ovunque. Personalmente credo che ormai siamo arrivati ad un punto di non ritorno e dovremmo smettere con comportamenti eticamente non corretti, e poi,  pretendere correttezza da parte di tutti. Ma onestamente credo che questo sia difficile ecco perché non si arriverà da nessuna parte.

giovedì 10 maggio 2012

Out of body experience

perexperience per caso qualcuno sa dirmi per quale motivo, durante uno svenimento, per due volte ormai mi capita questa stranissime situazione in cui io mi vedo dal di fuori e sono altrove pur vedendo tutto quello che succede nella stanza dell'analista (mi capita solo quando faccio un prelievo di sangue). "fuori" sto benissimo al punto da non avere voglia di "ricongiungermi" con il corpo che vedo svenuto. Poi dall'altra parte succede qualcosa che mi fa tornare e quando mi sveglio sto malissimo. Ma che diavolo è? Ho cercato e ho visto che si chiama out of body experience ma ne vorrei sapere di piu, se conoscete qualche link o sapete qualcosa ditemelo. Grazie.......forse sono pronta per l'Alzeimer?

mercoledì 2 maggio 2012

I miei suggerimenti al Governo


Mutuo acquisto casa:
perché un cittadino lo ottiene con un tasso al 4,57 e un onorevole al 1,57

Italia popolazione 60.000.000 Senatori 315 deputati 630
Stati Uniti popolazione 300.000.000 Senatori 100 Deputati 435

Il Quirinale costa il doppio dell'Eliseo e sei volte la Corona d'Inghilterra

Ambasciatore Italiano a Berlino guadagna € 240.000 annuo
Merkel € 108.000 annuo

e si potrebbe continuare all'infinito

Allora perche ci chiedete di suggerire quali tagli fare? Li avete sotto gli occhi, li conoscete perfettamente, gli sprechi sono sotto i vostri occhi. Il fatto che questo governo non riesca a essere veramente equo mi preoccupa.
Un mio suggerimento sarebbe di riflettere su qualcosa di molto semplice.
Un cittadino che ha un reddito basso NON PUO essere tassato con (per esempio) un INPS al 27 % (vedi la gestione separata o quella dei commercianti) perché non diminuite DRASTICAMENTE l'aliquota facendo degli scaglioni in modo che i punti percentuali che vengono levati dal basso siano aggiunti a chi ha redditi alti o pensioni d'oro. Loro continuerebbero in ogni caso ad avere un tenore di vita gradevole. Tutto questo spinge la gente a lavorare in nero, è ovvio.

Altro suggerimento, andrebbe pure bene l'Imu sulla prima casa ma come si fa a pagare la tarsu sui metri quadrati, l'imu sui metri quadrati, non potere detrarre spese, tipo costi di manutenzione (che permetterebbe di fare emergere il nero), non è contro ogni logica continuare a pagare tasse su tasse sullo stasso bene che poi è un bene primario. Non è accettabile.

per il resto i tecnici siete voi, siete stati messi al posto in cui siete per aiutare questo paese, conoscete tutto già perfettamente. L'impressione che state dando è che avete le mani legate dalle varie caste e questo non ci piace più. Siate perseveranti decisi e EQUI, che vuol dire fare pagare chi può. E assurdo che le banche non paghino l'imu per le fondazioni quando tutti sanno che le fondazioni sono una truffa legalizzata. Cercate i grandi evasori, gli affitti in nero, tutti i posti di vacanze dove si affittano case, si va al ristorante e tutto, tutto si fa in nero. Non possiamo noi cittadini sorvegliare tutto, il pesce puzza dalla testa, se la gente vedesse da parte vostra un po di onesta sarebbe pronta a diventare onesta, in un paese di ladri sei costretto a fare il ladro.
Buon lavoro

giovedì 26 aprile 2012

Non ci credo piu nella politica

Non voglio piu essere rappresentata da chi guadagna cifre improponibili e fa leggi per chi non ha un centesimo in tasca infischiandosene dei problemi che sta causando. Sono fermamente convinta che dietro a tutte queste manovre ci sia una specifica volontà di fare completamente affondare il paese per poi svenderlo al migliore offerente che saranno sempre quelli della solita cricca. L'alternativa? Fare un partito in cui i membri siano persone che vivono con i piedi per terra e che abbiano degli stipendi ragionevoli e mandare a casa TUTTI tecnici compresi portando a tutti la pensione a non piu di €2000 al mese, presidente della repubblica compreso.

venerdì 20 aprile 2012

lettera aperta al Governo Italiano


impossibile per i giovani pensare di potersi mettere in regola. E' vero esiste il regime di contribuente minimo con una tassazione del 5 % ma vi rendete conto che l'INPS chiede il 27 % sul regime separato o come commercianti un minimo fisso di 3200 euro l'anno. Ma siate realisti, come può un giovane pagare il 40/50 % di quello che guadagna (che è già pochissimo). Ovviamente succede che tutto ciò diventa un incentivo al lavoro nero, è una questione di sopravvivenza e diventa moralmente legittimo farlo. Se mai qualche datore di lavoro decidesse di mettere in regola farebbe pagare tutte le imposte al lavoratore e quindi non conviene proprio a nessuno essere messo in regola. E' questo il risultato delle vostre manovre per far ripartire l'economia del paese? E ci vuole una laurea alla Bocconi per avere queste belle pensate? Forse era meglio avere un governo di tecnici che avessero un contatto con la vita reale della gente che sembra voi non conosciate minimamente. Inoltre, per favore, smettetela di dire che il finanziamento pubblico non si può abolire altrimenti i partiti sarebbero ostaggio delle lobbies dei finanziatori, le liberalizzazioni che non siete stati capaci di fare hanno dimostrato che con tutto il finanziamento (vergognoso) siete in mano a lobbies di ogni tipo. Siete un governo che potrebbe infischiarsene e andare avanti con le riforme necessarie, ma non potete farlo, lo abbiamo capito, e quindi continuate a massacrare i cittadini. Attenzione perché la situazione potrebbe sfuggirvi di mano, fate un giro per strada in incognito, vedrete che la gente è veramente esasperata come non lo era stata mai.
Buon lavoro
Una cittadina estremamente sfiduciata

giovedì 19 aprile 2012

Mail inviata alla MSC

Da: Esther Giorgianni <estergiorgianni@gmail.com>
Oggetto: Chiarimenti
Data: 20 aprile 2012 08:30:08 GMT+02:00
A: Msc BEVACQUA LENAVIPMO OPER <BevacquaR@mscsicilia.it>, Giuseppe Messina MSC <MessinaG@mscsicilia.it>


Carissimi, pur ringraziandovi per le (poche) volte che mi avete chiamata, vorrei sapere da voi qual'è il vostro modo di gestire gli scali in quanto non mi è molto chiaro.
all'inizio della stagione, come hanno fatto tutte le altre agenzie, avete mandato una serie di date chiedendo la disponibilità e specificando che in caso di cancellazione da parte nostra pretendevate che ci trovassimo un sostituto a voi gradito per coprire la data. 
Benissimo, tutto ciò vale per tutte le agenzie.
Unica piccola differenza:
le altre agenzie confermano o cancellano la data, non fanno come voi che neanche telefonate per dire che il servizio è annullato
le altre agenzie garantiscono almeno il 90 % delle date che vengono date da noi come disponibili
le altre agenzie rispettano le tariffe.

A proposito delle tariffe, so che avete chiesto ai colleghi un ribasso (che io non accetto quindi per ogni eventualità tenetelo presente), non voglio entrare nel merito perché ognuno è assolutamente libero di lavorare alla tariffa che vuole. Per quanto mi riguarda non lo prendo neanche in considerazione in quanto per le altre agenzie applico la tariffa normale, non aumentata da circa 4 anni, quindi lo sconto è già stato fatto, e non mi sembra assolutamente corretto fare un trattamento di favore a qualcuno e non ad altri.


Resta comunque il fatto, a parte le tariffe, che poiché voi non comunicate mai se il servizio è confermato o meno, per una questione di reciprocità non mi ritengo obbligata a comunicarvi se sarò o meno disponibile per le date che a suo tempo vi avevo confermato.

Mi rendo perfettamente conto che con questa mail mi auto elimino dalla vostra lista guide ma ho ritenuto corretto dirvelo perché questo è quello che pensano molti colleghi ma soprattutto è quello che penso io e per una questione di correttezza ho ritenuto giusto informarvi.

Resta il fatto che io sono una guida turistica, voi siete un'agenzia turistica, quindi laddove voi doveste avere bisogno per emergenze o altro e se non sarò impegnata con altri servizi, accetterò molto volentieri di lavorare per voi alle stesse condizioni delle altre agenzie.

Vi auguro una splendida stagione come la auguro a tutti i colleghi che mi leggeranno sul blog dove pubblicherò questa mia mail.

Cordialmente
Esther Giorgianni

lunedì 20 febbraio 2012

IL MICIO ARANCIONE - dedicato a chi ama gli animali

questa storia inizia con la malattia di mia madre. Un brutto giorno le viene infatti diagnosticata la SLA. Lei era una donna forte sia di carattere che per quanto riguardava la religione. Aveva una grande invidiabile fede. Accettò dunque con il sorriso sulle labbra il suo destino. La malattia progredì lentamente finche si arrivò alla sedia a rotelle. Il giorno in cui ci fu consegnato il “monta scale” per potere entrare ed uscire comodamente da casa, mentre stavo scendendo mia madre al piano di sotto dai cugini dove era solita andare ogni pomeriggio, arrivò dalla strada un grande gatto tigrato arancione. Le si avvicinò facendo le fusa, le leccò le dita (mia madre adorava tutti gli animali) e ci accompagnò al piano di sotto dai cugini. Aspettò che lei entrasse e se ne andò. Da quel giorno ogni sera, appena sentiva che uno di noi apriva il portone, si precipitava dentro e, senza mai entrare in casa, dormiva sullo zerbino per poi uscire la mattina. Appena sentiva che uscivamo con mamma veniva a “scortarla” fino a dove doveva andare, a volte seguendoci pure per strada. Era ormai parte della nostra routine quotidiana. Non voleva cibo, solo acqua. Purtroppo la malattia piano piano costrinse mi madre a letto e non uscì più ma Micio veniva ogni sera e dormiva sullo zerbino ogni notte. Arrivò il giorno in cui mamma morì, il micio venne fino alla notte prima dei funerali, poi, sparì!
Credetemi è una storia vera

giovedì 16 febbraio 2012

Il Teatro Romano di Catania Trascrizione della visita effettuata qualche anno fa, illustrata dalla D.ssa M.G. Branciforti

Teatro
(Zona di Piazza Dusmet)
Come soprintendenza abbiamo realizzato il condotto dentro  l’abbiamo ripavimentato e ora stiamo entrando dentro il museo GRECO per allacciare i servizi igienici, portarli nel condotto e finalmente possiamo scavare una parte del paloscenico del teatro 
Ed è da due anni che lottiamo
Questa è una parte che abbiamo acquisito di recente A seguito di un piano di espropio di case costruite sul teatro che è iniziato alcuni anni fa e ancora è in corso di svolgimento Abbiamo acquisito le case che stanno sul lato orientale del teatro e stiamo facendo un lavoro finanziato dall’unione europea il por sicilia 2000 2006 di cui io sono direttore dei lavori insieme al Prof Pagnano della facoltà di architettura di Catania Questo lavoro consiste nella parziale demolizione delle case moderne e nel restauro dell’edificio antico che è stato individuato all’interno delle case moderne che sono state abitate utilizzando come ambienti delle case parti dei corridoi del teatro che poi veniva intonacato,  rivestito di mattonelle per cui apparentemente non si vedeva più,  ma i muri dell case erano i muri del teatro tanto per intendere, il teatro di catania è un teatro di età romana costruito sui resti di un teatro greco  che ha avuto una sua vita abbastanza lunga, quello romano dall’età di Augusto in cui è stato realizzato per la prima volta il teatro romano fino all’ultimo reastauro fatto nel 4 secolo dopo Cristo  Era costruito utilizzando in parte un declivio naturale della collina  e quindi era in parte appoggiato sul terreno naturale in parte, la cavea era sostenuta da un sistema di muri internamente percorsi da tre corridoi  uno di piano terra, uno mediano e uno di ultimo piano. Da queso lato della città antica  il piano della città era basso laddove vedrete nella passerella dove arrivano i muri e quindi l’edificio all’esterno si pesentava a tre piani come un anfiteatro con un’altezza notevole, a differenza di quello che succede dal lato opposto dove invece proprio in questa zona occidentale c’è l’odeon Quindi la soluzione urbanistica e architettonica adottata fu diversa Il teatro è asimmetrico nella sistemazione esterna  Qui noi abbiamo esprpriato un palazzo che aveva 4 piani  che sono stati demoliti non si edevano questi due livelli, uno rosa ed uno grigio Al posto del rosa che era il secondo piano ce n’erano altri due di sopra e inoltre ce n’era un altro più in basso che era un appartamento con ambienti abusivi costruiti in cemento armato con tro i muri che voi vedete di sfondo che erano i muri del teatro A quell’appartamento si accedeva da una scaletta e i proprietari si erano abusivamente appropriati di questo spazio come se fosse un giardino di pertinenza solo di quell’appartamento. Quello che vedete dietro di me, il muro rosa, in realtà dietro non c’è più niente in quanto il suo interno è già il muro del teatro del secondo ambulacro e il mantenimento delle mostre di pietra bianca e dell’intonaco rosa è ad indicare li la presenza di una casa 800sca mentre più avanti ancora quello in grigio è cio che resta del prospetto di una casa settecentesca costruita sul terzo ambulacro Voi le vedete adesso da qui, poi le vedremo dal lato  interno. Cosa vedrete dalla passerella: nella parte bassa vedrete du grandi aperture che portano all’inteno del teatro ed esattamente ad un anello esterno che gli spettatori dovevano percorrere per poter uscire da questo lato Tutti quelli che avevano occupato sedili nell’ordine più basso e dal lato orientale Era un sistema per fare defluire il pubblico senza che ci fosse un ammasso in un unico posto L’aspetto straordinario è che tutto questo si è perfettamente conservato e ora voi vedete a che livello di conservazione Al di sopra di questa apertura c’è un muro possente che è una scala La parte finale di questa scala che nella parte superiore ha la muratura grezza invece nella parte finale si conservano proprio i gradini di pietra lavica ed un portale di pietra lavica ed è la scala che invece facevano quelli che erano nel secondo ordine del teatro e quindi per raggiungere l’esterno anzichè uscire dal piano terra uscivano da una parte superiore scendendo una scala La scala si infila a palazzo Gravina perchè noi supponiamo e questo lo vedremo con i lavori che stiamo facendo all’interno che proprio nell’area di palazzo Gavina vi fosse la torre scalare cioè il teatro rmano era fatto da una cavea, un edificio scenico che era un palazzone altissimo quanto la cavea, all’angolo dove le due parti si univano si potevano formare delle torri che comprendevano scale per cui si chiamano torri scalare Scale che poi percorrevano quelli che dal terzo ordine scendevano dal secondo e dal primo. Potevano quindi andar via o dalla cavea stessa oppure alla fine dei corridoi prendendo queste scale uniche qui abbiamo trovato il resto di una di queste scale che scende Tutto il teatro è costruito in opera cementizia romana e ha il rivestimento in blocchi di pietra lavica squadrata Tutto il teatro che voi conoscete è finto cioè è di restauro e fu restaurato negli anni 50 dalla soprintendenza di Siracusa con un grande architetto Italo Gismondi che è quello che ha lavorato a Ostia a Roma La parte invece che stiamo individuando noi è integra e quindi ci serve per capire anche non solo gli errori di restauro che sono stati atti ma qual’era l’effettiva tecnica ediliza di questo monumento 
Il  teatro ha una cavea che doveva essere per 7000 posti. E’ stata restaurata negli ani 50 e quindi non sappiamo esattamente se la divisione delle gradonate sia esatta certamente erano 9 cunei divisi dalle scalette in pietra lavica mentre i gradini erano rivestiti di marmo bianco Di questo ne abbiamo certezza guardando i primi gradini che sono stati messi in luce negli scavi fatti tra il 93 e il 95 che sono in calcare, forse il resto del teatro greco e poi in età romana furono rivestiti di lastre di marmo La cavea è visibile quasi interamente, manca l’ultimo cuneo che è al di sotto di questo palazzo che è pure in fase di esproprio pasando dalla passerella interna avete visto il muro del palcoscenico che è quel muro basso rivestito di marmo Davanti c’è l’orchestra che ha il pavimento in marmo La parte alla mia destra conserva la maggiore quantità del pavimento originale di marmo della prima età imperiale realizzata tra la dinastia giuno claudia e la dinastia dei flavi ed era in opus sectile con un modulo reticolato regolare cioè aveva dei quadrati dentro ai quali stavano dei cerchi i quadrati erano legati tra di loro da fasce che formavano un reticolo rettangolare La bellezza stava nella diversità e nei colori dei marmi che venivano utilizzati I cerchi erano tutti di granito di sardegna le fasce in rosso antico in brecce provenienti dall’egitto dalla siria In sicilia sapete non ci sono molte cave di marmo , abbiamo pochissimi marmi La parte invece occidentale è formata da lastre bianche che non seguono nessun disegno, poste in maniera irregolare e queste sono riferibili al rstauro che è stato fatto nel 4 secolo d.c.lo sappiamo da un’epigrafe che trovò biscari scavando il teatro nel 1771 dove si dice che un certo porfidio munatidios ha proceduto al restauro del teatro e in quella occasione poichè il teatro fu riaperto al pubblico e evidentemente per un certo tempo era stato abbandonato fu dedicata nel teatro una statua che rappresenta il genio della città e questa che era nel museo del principe di biscari si trova edesso al castello ursino dove sapete è confluita la collezione privata del principe di biscari. Dietro il palcoscenico che era in una prima fase profondo 5mt e 30 poi nella fase severiana fu ingrandito ed arrivò ad essere 6mt e 10 di profondità ed era finito con un impiantito di legno dietro c’è la fronte della scena vera e propria Adesso è ricoperta con la plastica perchè stiamo facendo dei lavori di restauro ed era articolata come il prospetto di un grande palazzo che aeva nella parte bassa tre porte Voi di questa scena vedete soltanto la porta laterale perchè tutto il resto della scena è sotto questo palazzo L’asse del teatro è più o meno dove c’è la colonna e il teatro è obliquo rispetto a questi palazzi Quindi dove c’è la passerella che avete percorso voi siamo quasi nella parte centrale del palcoscenico e dietro ancora ci sarebbe la porta centrale Le porte erano decorate da colonne che stavano messe proprio davanti all’apertura Noi abbiamo trovato su una porta laterale 4 basi e su una base c’è il piedistallo di una colonna in marmo ancora in posto che è uguale ad un altro piedistallo che si trova al museo di Castello Ursino, evidentemente Biscari ha scavato dall’altro lato e abbiamo trovato una sola base della porta centrale che è come grandezza doppia di quelle dele porte laterali Quindi la porta centrale aveeva colonne molto grandi come la base che c’è al castello ursino che è una base della porta centrale. Poi la scena saliva a più ordini. E’ stata fatta di recente un’ipotesi che fosse a tre ordini di colonnati ma questo studio che è stato fatto da un professore di Roma si basa su dei frammenti architettonici scavati da Biscari e da lui studiati al castello Ursino Non ha chiaramente avuto a disposizione i dati del nostro scavo che è ancora in corso di svolgimento quindi io non ho dati definitivi dadarvi perchè stiamo lavorando e lavoreremo ancora per un anno stiamo disegnando tutti i marmi rinvenuti e stiamo faceno un’ipotesi per una ricostruzione virtuale chiaramente di questa scena Ma per quello che abbiamo trovato fin’ora escluderemmo che potesse avere tre ordini ne  aveva piuttosto due L’equivoco diciamo potrebbe essere sorto studiando le grandezze delle cornici perchè le porte avevano delle altezze che superavano il livello dell’ordine architettonico Lo sfondavano in alto e la porta centrale era altissima Abbiamo piuttosto trovato frammenti in marmo dei timpani di queste porte quindi le porte avevano in alto dei timpani spezzati che è un fatto architettonico straordinario perchè è un elemento assunto poi come regola nel’architettura tardo rinascimentale e nell’architettura barocca ed era tutto di marmo bianco e aveva delle nicchie dove si conservavano statue Noi abbiamo trovato nello scavo del cavo del palcoscenico frammenti delle sculture, le teste , le mani, i piedi, una era sicuramente la testa dell’imperatore infatti una era la testa ritratto di Marco Aurelio giovane altre erano figure forse di divinità queste divinità del mare dei fiumi legate in genere alle rappresentazioni teatrali Le teste femminili forse di figure di muse di ninfe anche queste legate al mondo del teatro La parte bassa della scena proprio la zoccolatura di base dell’edificio scenico aveva un rilievo e questo rilievo che fu trovato nel 1980 e fu portato a Siracusa ora è ritornato a Catania e nel sistemare noi questi locali lo riesponiamo E’ importante perchè a differenza dei rilievi che decorano gli edifici scenici per esempio di Sabrata o di Asia Minore che rapprsentano scene di mitologia legate alle rappresentazioni stesse dei teatri, o delle divinità a cui si dedicavano i teatri, dioniso o altri, questo è un rilievo civile, cioè un rilievo romano che rappresenta una cerimonia pubblica civile romana perchè i personaggi sono vestiti, portano i fasci littori, e sono in processione come per l’ara di Domiziano Barbo come per altri rilievi di età romana si introduce l’avvenimento storico cioè la rappresentazione di un avvenimento che aveva un nesso forte con la vita reale, la vita di quel momento Nel restaurare il teatro hanno utilizzato molti frammenti di epigrafi che sono adesso murate nel pavimento o nelle scalette una si vede, adesso è nell’acqua dice Divo Trai.. forse divo Traiano In ogni caso abbiamo diversi elemeni per dire che il primo impianto del teatro, piccolo che comprendeva l’ima e la media cavea e quindi finiva al secondo ambulacro sotterraneo che corre  sotto di noi è della prima età imperiale costruito tra Augusto e i Flavii così dicono i confronti con i teatri che hanno pavimentazioni di questo genere e così nella ceramica connessa che abbiamo trovato Poi c’è una fase di ingrandimento del teatro con l’aggiunta del tezo ambulacro superiore che funge quasi da portico ed interfaccia con l’esterno della città nella parte alta perchè il piano della città nella parte alta è quello del terzo ambulacro mentre il piano della città nella parte basa non è quello attuale ma è quello che voi avete visto nel saggio alla base quindi era più basso, molto più basso di quello attuale Il teatro viene monumentalizzato in questa fase che forse è quella egli antonini e spesso si collega a Catania con testimonianze provenienti da altri monumenti con un episodio molto importante per la città, la venuta dell’imperatore Adriano di cui sappiamo che volle scalare, salire sul vulcano Etna Lui organizzò un viaggio che rimase memorabile, ne parla lui stesso e ne parlano i suoi storici perchè quale curioso studioso di scienze era attirato dall’Etna e voleva visitare il vulcano Catania è la città sotto il vulcano ed è ovvio pensare che in occasione della venuta dell’imperatore, un fatto assolutamente straordinario la città si sia data una smossa come per un giubileo si sia dato mano alla sistemazione degli edifici pubblici, delle strade, per prepararsi a questo evento. Un’ultima fase del teatro è di età severiana e a questa fase si attribuisce la modifica del palcoscenico che viene ingrandito come vi ho detto prima così come viene chiuso il primo cuneo che doveva finire più dietro e viene un pò aumentata la gradonata al di sopra, i primi cunei a destra e a sinistra dell’edificio scenico si chiamano tribune, sono i tribunalia e quindi questi tribunalia diventano un pò più grandi Poi il teatro ha una fase di abbandono che è dato dall’uso improprio che si fa di questo spazio improprio nel senso che lo spazio è ancora disponibile è grande, e in una città arrivata forse ad un livello di caos dopo le prime orde vandaliche dei goti, visigoti che misero a ferro e fuoco la città, fu utilizzato per altri scopi. Sull’orchestra furono costruiti recinti per gli animali si mise in atto una sorta di macelleria pubblica in altri spazi si fecero piccole officine che producevano vasellame cioè divenne una sorta di quartiere di mercato e artigianale questo proprio tra il 7 e l’8 secolo o il 9 non abbiamo molte infomazioni precise I primi dati più chiari inervengono fra il 14 e il 15 secolo quando vediamo, da Federico in poi, insediarsi case di abitazione che utilizzano i muri e gli spazi del teatro come alloggio Il teatro nel 1930, in un volo della RAF risulta totalmente ricoperto di case e le case seguono l’andamento semicircolare dela cavea. Nel costruire queste case furono a volte anche danneggiate le strutture antiche perchè per il desiderio di ricavare spazi utili toglievano i blocchi di pietra per ingrandire il loro spazio. Allora, nel caso della nostra casa Liberti che rimarrà, Liberti era il nome dei proprietari che la possedevano prima rimane la sua pate superiore che sono due appartamenti che noi useremo come area espositiva di tutta la documentazione fotografica dei lavori fatti nel teatro dal 1930 ad oggi quindi anche le foto dell’archivio storico presenteremo i disegni, i rilievi, le sezioni e le ricostruzioni virtuali in modo che si possa comprendere non solo il lavoro che si è fatto ma anche com’era questo teatro. Allora questa casa è costruita sulla testa del terzo ambulacro e poi il resto è in aderenza davanti, all’esterno. Il muro adesso con il ponteggio è in fase di ricostruzione sia all’interno che all’esterno perchè quando abbiamo acquisito questo spazio mostrava una riduzione di spessore grave nel senso che all’interno per avere maggiore spazio avevano grattato la muratura e l’avevano in parte eliminata lo sesso avevano fatto nel lato esterno e quindi un mo
uro che nella parte alta è circa 2mt e 80 di spessore si riduceva ad uno spessore di 30 cm con situazione di grave pericolo tant’è che le volte erano totalmente lesionate. Quindi noi non ci interesseremo in questo cantiere, non possiamo occuparci del restauro, del ri restauro della cavea per la quale dovremo poi fare un altro progetto, noi lavoriamo al restauro del tratto di muro sotto casa Liberti e alla riconfigurazione di due cunei della cavea secondo le indicazioni della loro originaria forma  che noi abbiamo ricavato dagli scavi effettuati da noi stessi a mo di modello per come poi vorremmo continuare per tutta la rimanente parte della cavea Al posto di dove vedete gli operai c’era un palazzo di 4 piani e non si vedeva la chiesa di San Francesco d’Assisi , non si vedeva il fianco di Palazo Gravina nè il fianco secondario di Palazzo Platania che è quel grande palazzo che c’è su piazza San Francesco d’Assisi Allora abbiamo demolito tutti i livelli superiori che non avevano nulla a che vedere col teatro e lasciato solo alcune parti di muratura delle parti basse perchè sebbene siano muri moderni, alcuni sono del 700 altri sono della fine dell’800 ripercorrono esattamente il muro romano quindi in qualche modo aiutano a vedere la curvatura del teatro Anche questi ambienti che restano saranno musealizzati In particolare dove sono gli operai, vedete il muro di fondo con le due porte murate sono quelle che avete visto dal cortile grigie mentre quelle con le due porte attualmente di legno sono quelle che dal cortle avete visto rosa Allora in questa grigia dove sono le porte murate c’è uno scavo molto profondo che ha alla base un pavimento di mattonelle esagonali di cotto ed era una casa i cui muri includevano i muri del teatro che sono crollati nel terremoto del 1693 sono cadulti sul pavimento questi blocchi di muratura, salvando miracolosamente le stoviglie che c’erano in quesa casa e quindi abbiamo recuperato piatti brocche e altri contenitori che possiamo datare con certezza al 1693 cioè erano in uso nel 1693 Adesso stiamo lavorando lì perchè faremo un solaio di vetro e nel percorso di visita del 3 ambulacro superiore si arriverà sotto questo solaio ed esporremo sul pavimento gli oggetti restaurati, nella posizione in cui li abbiamo trovati, chiaramente rotti, cioè erano tutti  frammenti ma erano rotti perchè per schiacciamento si erano danneggiati. Passando sul palcoscenico avete visto nell’acqua un muro a grandi blocchi di calcare che è il muro dell’ogheion greco Sotto il Palazzo Fasanaro corre il muro del palcoscenico che poi diventa il muro della parodos occidentale del teatro Il muro della parodos del teatro è un muro greo. Questo lo aveva individuato Guido Libertini nel 1930 e Carlo Anti in un volume dedicato ai teatri greci arcaici del mondo mediterraneo lo riferisce come un muro di un teatro arcaico, greco a Catania arcaico intendiamo del 6 secolo a.c. questo muro fu poi individuato anche con un incrocio ad angolo retto sotto il secondo ambulacro Bene noi lo abbiamo rivisto, cioè abbiamo riaperto le botole e c’è questo muro a grandi blocchi squadrati, sui blocchi sono incise le lettere KAT cioè KATANA che era il marchio che veniva messo sulla pietra per dire che era destinato ad una costruzione di Catania. Noi dal lato opposto abbiamo trovato il suo parallelo muro che si conserva per 3 assise di blocchi e questi si incrocerebbero ad angolo retto con il muro del palcoscenico. Il problema è che i blocchi, la tecnica costruttiva, non sono arcaici sono di età tardo classica e proto ellenistica e non sono quindi segno di un teatro arcaico a Catania ma piuttosto di un teatro della città post Dionigiana sistemato dopo che Dionigi di Siracusa occupa la città di Catania alla fine del 5 sec a,c, Adesso è un lavoro dificile di rilievo perchè qui il rilievo è molto complesso e stiamo facendo un lavoro di rilevamento con la tecnica tradizionale dell’inquadramento topografico, il rilievo manuale di tipo archeologico e un rilievo con l’utilizzo del laser scanner  per le superfici curve interne che sono molto difficili da rilevare a mano e poi tutti i fotopiani  degli esterni. Abbiamo disegnato con i fotopiani tutte le costruzioni che sono state demolite per potere domani ricostruire al contrario la storia di questo luogo Quello che si vede come pozzo è un pozzo che iniziava a livello superiore dove c’erano i cortili delle case moderne ed era costruito tutto in pietra e nella parte ulima c’era l’apertura per pigliare acqua Noi ne abbiamo tolti 4 mt circa ma lui scende moltissimo L’acqua arriva dall’Amenano dicono alcuni, altri dicono che sono delle sorgenti diverse dall’Amenano che era un fiume a cielo aperto nella città prima dei vari eventi naturali. Il sottosuolodi Catania è pieno di sorgenti e falde di acqua dolce. 
Quando si esproprierà questo palazo è prevista la sua parziale demolizione Dal latodi via Vtt Emanuele ha un prospetto di una certa dignità Probablmente si attribuisce a Carlo Sada poi ha subito delle crescite più o meno irregolari Tutta una serie di porzioni verranno eliminate mantenendo il nucleo centrale di prospetto sulla strada e utilizzando tutta la parte basa sulla strada come antiquarium quindi allungano il nostro piccolo antiqarium per l’intero isolato vorremmo fare un centro studi insomma una funzione pubblica per garatire l’integrità del teatro. 

domenica 5 febbraio 2012

Riflessioni, eccessi, situazione incancrenita - GUIDE TURISTICHE SICILIANE

A tutti quelli che mi leggono ma anche per me stessa, scrivo queste mie riflessioni come già molti colleghi/ghe hanno fatto. Tutta questa situazione, legge, concorso, esami, TAR, ricorsi etc era ovvio che sfociasse in questo gran casino. I Siciliani di per se non sono molto propensi ad agire "insieme". Si vive sempre con quella strisciante sensazione che "se ti aiuto poi tu mi freghi e così preferisco vederti affondare". Credevo che noi, generazioni di mezzo ma soprattutto i giovani della nostra categoria, fossero in qualche modo riusciti ad andare oltre. Invece no. Il nostro orticello non lo molliamo, che vadano tutti alla malora e noi con loro. Un amico tempo fa mi ha fatto leggere su internet le 5 regole della stupidità umana e la terza, se non sbaglio, diceva che "non c'è peggior stupido di chi per danneggiare un altro danneggia pure se stesso". Bene, siamo una massa di stupidi.
L'unica che ha secondo me centrato il vero problema è Nunzi Bonica.
Ci sarà un allargamento, tutti prima o poi riusciranno ad entrare e fare la guida turistica, non sarà più un lavoro con cui si potranno campare le famiglie, vogliamo o no accettare questa realtà?
E li che si va a parare, ricorsi, leggi, TAR, litigate o bisticci.....la macchina politica se ne frega di noi, l'Europa è in crisi e tutto quello che succederà sarà inevitabile, che noi lo vogliamo o no.
Direi che dovrebbe essere finito il periodo delle stupide polemiche su qualunque argomento e che sarebbe molto ma molto più utile che cominciassimo tutti a comportarci da persone serie. L'unico vantaggio è che ci stiamo leggendo fra di noi, ma pensate un po se dal di fuori vedessero tutte le mail che ci stiamo scambiando. Che figura di........!
Un appello a Maurizio, non dimetterti, almeno non ora. Non per l'interesse dell'Associazione, forse hai ragione tu, non lo merita, ma per te stesso. Chiunque ti sia andato contro lo ha fatto in modo "infantile", quindi non vale la pena prendersela. Non dare tutta questa importanza a quanto è successo.
E a chi si è offeso, a chi si è sentito escluso vorrei dire che, come ha scritto mio fratello, e ci hanno insegnato i nostri genitori, chi è assente ha sempre torto. Finitela con le polemiche, mi hanno convocato, me lo hanno detto, non me lo hanno detto, basta......siamo seri e concreti.
Ci si prospetta una stagione difficile, probabilmente le tariffe scenderanno, ci sarà concorrenza, potremmo riuscire una volta (facciamo finta di dover combattere gli Angioini!) ad essere uniti, ma ragionevoli cercando anche di metterci nei panni delle Agenzie che avranno il loro bel da fare con le società armatrici?
Poi sapete che c'è, come ho già scritto per quanto mi riguarda le mie priorità sono la salute di tutti quelli a cui voglio bene, e se proprio le cose andranno male, un pezzo di terra, pane e cipolle, una carpetta e tre galline.....e chi se ne frega
Un caro, affettuoso e sincero abbraccio a tutti quelli che leggeranno questo mio "pensiero di una fredda e piovosa domenica mattina" VIVA SANT'AGATA

lunedì 30 gennaio 2012

Riunione guide a Catania

Per tutti coloro che fossero interessati, a presto


Caro collega,                                                                                  

ti comunichiamo che l’Assemblea Generale Ordinaria delle nostre associazioni si riunirà l’ 11/02/2012 alle h. 09.30 in prima convocazione, alle h. 10.00 presso la “Città del Gusto” all’interno della struttura della Vecchia Dogana (porto di Catania).   L’ordine del giorno sarà il seguente:

     - Benvenuto della dott.ssa Panke, gestore della struttura e funzionario della Provincia di Catania;

- Relazione dei presidenti, Laura Cannavò e Pietro Micale, sull’attività svolta dal direttivo nel corso del 2011;
- Relazione del tesoriere Ester Giorgianni sul bilancio consuntivo e preventivo;
- Proposta della vicepresidente Nadia Foiadelli sull’opportunità di stabilire contatti con le aspiranti guide turistiche;
- Relazione della socia Angela Inferrera sulla possibilità di creare rapporti di patrocinio e collaborazione con gli enti pubblici;
- Dibattito sul decreto del 30/12/2011 riguardo le verifiche per le vecchie e le nuove guide;
- Dibattito sulle tariffe (abolizione tariffe minime) e proposta tariffaria;
- Campagna iscrizioni 2012 e versamento delle quote sociali (€ 20,00);
- Comunicazioni del direttivo.
 
​​per il direttivo

​Pietro Micale, Laura Cannavò, Angela Inferrera

N.B: Vi ricordiamo che hanno diritto al voto tutti coloro i quali risultano regolarmente iscritti per l’anno 2011.